lunedì 16 aprile 2012
COMUNICATO STAMPA -LA DESTRA- ATRI. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.
OGGETTO : MANCANZA E/O IRREGOLARITA’ ORDINANZE SINDACALI
16 aprile 2012, Santa Reparata, festa patronale ad Atri, ma chi è pagato con soldi pubblici, rappresenta le istituzioni e ne cura gli interessi per l’ennesima volta pone in atto comportamenti irresponsabili, contrari alle regole, all’etica e al buonsenso e irrispettosi nei confronti della città, della sua cultura storica e dei suoi cittadini, oltre che in questo caso della sua Patrona.
Per l’ennesima volta si sono disseminate le vie del centro storico con cartelli di divieto di sosta temporanei irregolari sotto più punti di vista, perché i cartelli stessi non riportano gli estremi dell’ordinanza e diversamente non potrebbe essere visto che nessuna Ordinanza in merito è presente all’Albo Pretorio Online del Comune di Atri nonostante il Codice della Strada preveda che la pubblicazione debba avvenire almeno 48 ore prima dell’evento per il quale sono previste, alcuni cartelli inoltre sono posizionati in spazi già dotati di divieto di sosta e di fermata fissi, il che li rende inutili nonché uno spreco di denaro pubblico(vedi foto allegata).
Questo è un comportamento altamente irresponsabile e offensivo verso la “cosa pubblica”, per la cura e gestione della quale queste persone sono pagate, e potrebbe causare problematiche alla viabilità nonché danno erariale all’Ente vista la non validità di quei divieti, siamo sicuri che comunque i cittadini atriani, da cittadini responsabili a differenza di chi li guida, sapranno portare rispetto alla propria patrona e alla propria città non violando comunque il percorso della Processione.
La situazione è ancora più grave perché non è un caso isolato ma sembra ormai diventata una prassi nel Comune di Atri, citiamo per esempio altri casi importanti e significativi ( e facilmente verificabili facendo una ricerca sull’Albo Pretorio Online del Comune di Atri) come la Fiera Boaria dell’agosto scorso per la quale non è stata pubblicata ordinanza dei divieti di sosta temporanei, l’Ordinanza di fine gennaio 2012 sull’obbligo di uso di gomme invernali per la quale non sono stati affissi i cartelli rendendola contestabile da eventuali multati…e il caso più clamoroso di tutti, quello dei Faugni nel 2011, antica tradizione popolar-religiosa che si svolge ad Atri ogni 8 dicembre, per la quale l’Ordinanza di divieto di sosta nelle aree interessate è stata pubblicata addirittura il 9 dicembre, il giorno dopo (!), rendendola quindi non valida, e tanti altri casi si sono succeduti.
Non è tutto purtroppo, perché in questi giorni, sempre per questione di divieti di sosta, un’altra situazione irregolare si è verificata, questa volta però di natura altamente ignobile (vedi foto allegata) : lungo Viale delle Clarisse (il Belvedere), si sta procedendo alla posa di cavi, pare per la banda larga internet, e anche in questo caso sono stati posizionati cartelli di divieto di sosta temporanei a cui non corrisponde relativa Ordinanza; la cosa più grave in questo caso è che non ci si è fermati a questo, il cartello di inizio divieto di sosta è stato posizionato qualche metro prima della zona interessata dal divieto, proprio sopra a un parcheggio per disabili! …Un qualcosa che nulla ha a che vedere con la decenza e il rispetto di chi è meno fortunato, i responsabili di tutte queste situazioni, il Sindaco Gabriele Astolfi e il Comandante della Polizia Municipale Alfonso Osmi in primis, non sono degne di essere stipendiate con denaro pubblico e devono lasciare al più presto le loro cariche, Atri e gli atriani non meritano questo trattamento.
LA DESTRA ATRI
IL SEGRETARIO COMUNALE
ROBERTO MARCHIONE
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Un ventennio assurdo; passato nel peggiore dei modi.
RispondiEliminaUn berlusconismo di comodo ha fatto da paravento ai mali profondi che si annidavano in una società putrefatta e in cancrena avanzata.
Si aspira - tutti - ad avere uno stipendio e una poltrona.
Si sono perse le caratteristiche di quel popolo italico dotato di ingegno, fantasia,
manualità. Nessuno è più in grado di cambiare un rubinetto; svitare una vite; sostituire una lampadina. Si vive nel più completo squallore aspettando la sera per fare bisboccia con gli
amici e aspettare un nuovo giorno. Magari una vincita al gratta - gratta. Un sei al SuperEnalotto, un lascito, una eredità, un colpo di fortuna.
Tutti - o quasi - a passare le proprie giornate postando cazzate su Facebook.
Oppure a guardare perennemente il proprio smart phone.
Progetti: zero. Voglia di darsi da fare: zero.
Succubi, proni, sudditi, squallidi, beceri, incolti, idioti, ignoranti.
Ora si grida " contro i politicantes " che sono lo specchio esatto
di questa società avariata.
Un popolo sodomizzato, impecorito, indegno vaga per lo stivale
alla ricerca di se stesso. Come in una valle di lacrime.
Prelati che tuonano contro tutto e tutti. Vegliardi incartapecoriti che emettono sentenze senza rendersi conto che sono morti; e non se ne sono manco accorti.
La corsa all'oro; all'arricchimento personale, al suicidio sociale collettivo continua senza sosta alcuna.
Massoni travestiti da " illuminati " guidano il gregge verso il dirupo.
E sia, dunque.
Ben venga la fine di tutto questo scempio.
Che venga il più presto possibile.
G.Ricciutelli
Ma l'estensore dell'articolo è anche colui che ha fatto le foto? No perchè qui si parla di Atriani da rispettare, ma questi Atriani da rispettare sono quelli che non rispettano i divieti, come pare intravedersi dalle foto? E' nel caso la prima risposta fosse positiva, perchè il senso civico paventato e sbandierato, a quanto pare almeno da questo articolo, non si è manifestato chiamando i vigili per permettergli di fare il proprio dovere...
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